Il Molise dalle origini ai nostri giorni

pontificia; nondimeno le liti intentate dai vescovi successori contro Montecassino per la reintegra non ebbero nè successo, nè seguito. Mons. Terzi mori il 15 maggio 1717. 62 Giovanni Saverio Leoni Consacrato vescovo nel 1717, mori nel 1730. Si crede che fosse nativo di Ariano (Foggia). 63 Giovanni Persico Fu nominato vescovo nel 1731, o mori il 22 maggio 1739. 64 Giacinto Maria lannucci Il cognome di questo presule è scritto Giannuzzi da qualche scrittore locale. Assunto all’episcopato nel 1739, passò all’altra vita il 26 marzo 1757. 65 Erasmo Mastrilli Apparteneva probabilmente alia famiglia ducale di Gallo, terra della diocesi, illustrata alla fine del secolo XVIII e nei primordi del XIX da Marzio Mastrilli duca di Gallo esperto od attivo diplomatico della Corte di Napoli in tutto quel travagliato periodo. Mons. Mastrilli fu elevato alla cattedra nel 1657, e la governò fino al 1769. Mori il 30 gennaio del 1769. 66 Michelangelo de Parata Occupò la sede nel 1769 , o mori il 31 ottobre 1806. Si vuole che fosse nativo di Caserta. 67 Michele Ruopoli Dopo 12 anni di sede vacante in causa dei dissensi fra la Corte di Napoli e la Curia Romana, ed appena fu stipulato il Concordato, si provvide alla diocesi dTsernia, nominandone titolare Mons. Ruopoli; il quale la governò sino al 1823, essendo deceduto a Nola in tale anno. 68 Salvatore Maria Pignataro Era vescovo di S. tìeveriua (Catanzaro), quando nei 1823 venne traslato nella diocesi d’iaernia, dove mori nel 1826, 69 Adeodato Gomez Gardosa Dalla diocesi di Cassano, di cui era titolare fin dal 1818, venne trasferito ad Isernia nel 1826; e mori quivi ITI luglio 1834. 70 Gennaro Saladino - Nato in Napoli ITI settembre 1784, tu nominato vescovo nel 1887 ed assegnato ad Isernia. Egli restaurò e decorò la Cattedrale, e promosso la concattedra a Venafro. Devotissimo ai Borboni, non sorprende nè meraviglia che nel 1860 (al tempo della insurrezione dTsernia) si accreditasse la voce che egli fosse stato eccitatore e sostenitore della reazione, che bagnò di sangue la città o il contado; e che il governatore de Luca lo facesse arrestare il 4 otobre 1860. Posto in libertà, dopo qualche giorno, per non aggravare 1’ esacerbaziene degli animi. e per un sentimento di rispetto alla sua tarda età. mons. Saladino esulò a Roma, divenuta centro della reazione regia sotto gli auspici del pontefice e per la presenza della Corte fuggiasca, E in Roma mori il 27 aprilo 1861 ; un mese dopo terminato il procedimento penale a suo carico, presso la G. Corte Criminale di S. Maria di Gapua, con la sentenza 18 marzo , che dichiarava il non luogo a procedere. 71 Antonio Izze Dopo 12 anni di sedo vacante (gestita dai Vicari Capitolari can, Nicola del Vecchio l'ino al 1868 e Giovanni Giura dal

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