Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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L’ abitato, appollaiato in vetta ad un colle in avanguardia al Matese domina la pianura sottostante, e dista km. 5 dalla propria stazione ferroviaria, 112 Campochiaro (m. 700). L’agro, della superficie di Ea. 3527, è confinato ad or. da Quardiaregia e Vinchiatnro, a sett. da Baranello, a pon. da S. Polo, a mezz. dalla provincia di Caserta. Nella zona meridionale, alpestre ed impervia, sono da notare fra le più eminenti le vette del colle Marotti (m 054), della Costa CliSancìla (m. 1180), della Torretta (m. 1220), della Costa Civitavecchia (m. 1400), della Costa S. Angelo (m. 1467), del monte Porco (m. 1541) e del Guado della Borea (m. 1555). La sua zona settentrionale una vasta ed übertosa pianura è percorsa dal B. Tratture di Pescasseroli, della linea ferroviaria Campobasso-Isernia, dalla nazionale dei Pentri, e dalla provinciale che unisce l’abitato alla medesima. L’abitato, su di una collina, spicca sullo sfondo cupo delle montagne matesine, domina la pianura, e dista km. 4 dalla propria stazione ferroviaria. 113 —Guardiaregia (m. 733). Confina il suo agro con Sepino, S. Giuliano del Sannio, Vinchiatnro, Carnpochiaro, ed a mezz. con le provincie di Caserta e di Benevento. Misura di superficie Ea. 4169, ed è fra i più montuosi della provincia, specie nella sua zona meridionale dove si adergono il Colle Falascoso (m. 832), il Palombaro (m. 984), il Colle Lunatella (m. 1000), il Colle Augelli (m. 1076), la serra Macchia Strinata (m. 1621) e il Monte Mutria {m. 1822) ricco dì conchiglie fossili ! Nella sua zona settentrionale, che pure presenta una media altitudine di m. 500, si svolgono la linea ferroviaria Campobasso-Isernia, e la provinciale che eongiunge l’abitato con questa e con la nazionale dei Pentri. L’abitato, in posizione assai pittoresca su di una piccola collina, dista dalla propria stazione ferroviaria km. 5. 114 S. Giuliano del Sannio (m. 627). L’agro misura la superficie di Ea, 2348, in confino coi territor! di Oorcepiccola, Mirabello, Vinehiaturo, Guardiaregia e Sepino. La sua più alta vetta è il monte Torretta (m. 618). Esso agro è solcato dalla Consolare Sazmitica, dall’AppuloSannitica, dalle provinciali Sepinese e di Cercepiccola, nonché della linea ferr o viar i a Campob asso-B ene vento. L’ abitato è in collina ed in bella ed amenissima posizione , o dista km. 2 dalla propria stazione ferroviaria. 115 Vinchiatnro (m, 624). L’agro di questo comune confina coi tenimenti di Mirabello, Campobasso, Basso, Baranello, Campoehiaro, Guardiaregia e S. Giuliano del Sannio. Ha una superficie di Ea, 3579, montuosa nella zona orientale, ondulata e pìanurale nel resto. Emergono nella prima il colle Capradoro (m. 820) e le parecchie creste della contrada Monteverde die variano da 800 a 900 metri ; mentre al quadrivio omo-