Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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L’abitato nuovo si svolge in piano su di una collina, alla cui pendice settentrionale si distende il vecchio abitato, disposto concentricamente intorno alla parrocchiale ed al palazzo baronale. Dista km. 5 dalla stazione ferroviaria di Bonefro —S. Croce, e km. 7 da quella di Casacalenda Guardialfiera. 128 Camcalenda (m. 600). Confina il suo agro ad or. con Molitorio e Larino, a sett, col Biferno e Guardialfiera , a pou. col Biferno, Morronó e Provvidenti, a mezz. con Ripabottoni. Esteso Ea. 6633, rappresenta nel suo complesso la zona di transizione fra la montagna o la Puglia molisana, attingendo a mezz. ed or. le massime altitudini con Cerrosocco (m. 851) e Cerro del Ruoceolo (m. 888) ai suoi confini, e le minime sulle rivo del Biferno a m. 70. Il Cerro del Ruoceolo è punto geodetico. L’agro è percorso dalla nazionale sannitica, dalla provinciale propria, e dallo provinciali Bifernina, Cerroseeco e Provvidenti, nonché dalla linea ferroviari a Te rmoli -Campohasso. L’abitato si svolge declive su due colline luna degradante sull’altra, ed ha la forma di una croce i cui bracci si protendono sulla consolare sannitica, Unno in direzione di Larino, l’altro di Campobasso. Ha la propria stazione ferroviaria urbana, comune con Guardialfiera. Guardialfiera (vedi n. 105). Bonefro (vedi n. 81). 129 Montorio nei Frentani —(m. 656). Ad or. il suo territorio è in confino con Montelongo, Roteilo ed Ururi, a sett. con Larino, a pon. con Larino e Casacalocda, a mezz. con Bonefro. Disalberato quasi dovunque e montuoso nella zona occidua, occupala superficie di Ea. 3192, od è attraversato dalla provinciale Appulo-Chietina. L’abitato si svolge su di una spianata in vetta ad un colle isolato, e domina l’intero agro. 11 suo scalo ferroviario più vicino è la stazione di Larino 13 km. distante. 130 Larino (m. 290), L’agro misura Ea. 9141, ed occupa perciò il quarto posto nella graduatoria del circondario. Esso è molto fertile, e per l’estensione degli oliveti non può negargli il primato nemmeno Venafro. Confina ad or. con Ururi e S. Martino, a sett. col Biferno, a pon. col Biferno e Casacalenda, a mezz, con Montorio. Con questo agro comincia la cosi detta Puglia molisana, degradando da un massimo di m. 000 di altitudine, ad un minimo di m. 30 sulla riva destra del Biferno, e dando luogo alla vasta pianura della sua zona orientale, che ha una quota generica di m. 110 sul livello del mare. È attraversato, l’agro medesimo, dai RR, Tratturi di S. Maria Centurelle e Pietra Canale, dalla nazionale sannitica, dalle provinciali AppuloChietina, Adriatica, di Ururi, e dalla linea ferroviaria Terraoli-Campobasso.

G. B. Mascìotta - // Molise - 5.