Bibliografia Vichiana II

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Che cosa pensare allora '■ Le possibilità sono molte, e, come accade sovente in casi simili, può darsi che tra le ipotesi che si presentano alla mente manchi proprio queli'una che coincide con la realtà. Comunque, le più plausibili sono tre. L« prima è che la salma del Vico non venisse tolta dal cenotafio di San Giuseppe. Ma, anche a prescindere dal fatto che da quell’ossario, prima e dopo la morte del Nostro, s’usava, di inano in mano che giungessero cadaveri più freschi, rimuovere le ossa più antiche, per deporle o gettarle chissà dove, un accesso sopra luogo, compiuto nel medesimo anno 1903 dalla commissione anzidetla, terminò con risultati negativi piuttosto che positivi. Tra altro ossame informe, non vi si trovarono se non i resti d'uno scheletro presso uno dei fossetti, e, al lato destro, una cassa, nella quale, senza alcuna parola o segno che consentisse un’ identificazione, giaceva un cadavere ricoperto da brandelli d’indumenti, che sembravano indicare, in chi li aveva indossati in vita, il possesso d’ una carica ufficiale. E a indurre a credere che non si tratti punto degli avanzi del Vico, varrebbero proprio codesti indumenti, i quali potevano far pensare a lui quando si credeva ancora ch’egli fosse stato sepolto con gli onori di conte palatino, non ora eh’ è stato dimostrato il contrario (v. sopra pp. 278-79). La seconda possibilità è che Gennaro sapesse bene che le salme dei genitori fossero state trasportate poi in un luogo diverso da quello ov'erano state inumate, senza conoscere precisamente quale, e che, pertanto, nella sua epigrafe non intendesse dire altro se non che esse riposavano nella chiesa dei Gerolamini. A sostegno di ciò si potrebbero anche allegare talune minute dell' epigrafe stessa, le quali, serbate nell’archivietto vicinano della Nazionale di Napoli, affermano non già che la lapide indica il posto preciso ove giacciono i due coniugi, ma, genericamente, ch’essi dormono il sonno eterno « sub hoc angusti templi tecto» o anche «in hoc augusto tempio». Terza possibilità, infine, è che Gennaro componesse effettivamente i cadaveri del padre e della madre in non si sa quale altro posto della chiesa, e che in quel posto appunto facesse porre l’anzidetta pietra tombale, la quale poi, per una ragione qualsiasi, fosse spostata ov" è attualmente, senza che la si facesse seguire dai cadaveri che originariamente ricopriva. A me quest’altra ipotesi sembra meno accettabile della seconda. Ma chi la preferisse potrebbe anche allegare che di spostamenti