Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, S. 270
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Libro IV. Dal 1866 al 1878.
Meo; ! poi benedisse le loro fatiche a segno tale, che quelli ben potevano gloriarsi con l'Apostolo: Sicut qui ignoti et cogniti, quasi morientes et ecce vivimus , ut castigati et non mortificati, sicut egentes multos autem locupletantes. Ma per dir più in particolare alcuna cosa de’ loro ministeri, primieramente penetrarono con 1’ aiuto di Dio, come teste abbiamo narrato, in due collegi, nel primo de’ quali qualche bene pur fecero, nel secondo poi ne operarono molto, e avviarono sì bene le cose, che appresso ne poterono fare assai più. Inoltre, faticarono utilmente In due seminari, come parimente abbiamo veduto ; e ora aggiungiamo che fecero gran frutto in moltissimi monasteri e istituti uniti ai monasteri, lavorando in simili luoghi più che mai avessero fatto in addietro, o potessero fare di poi. In quanto alle chiese, delle molte perdute ricuperarono in qualche modo le due magnifiche di Venezia e di Modena, e altre due vennero loro alle mani che prima non avevano avuto, cioè quelle di Mantova e dì Bergamo. In esse esercitarono i soliti ministeri, rinnovando con quel maggior splendore che potevano le nostre funzioni, e specialmente quella del mese di maggio. Non furono per certo scarsi in distribuire dentro queste chiese la parola di Dio ai fedeli, nè fu piccolo il frutto. Nemmeno furono al tutto privi delle consolazioni che sogliono dare le congregazioni mariane e simili pie unioni. È ben vero, che da principio ebbero a mirare le città quasi spoglie e deserte di sì belle piante, ma per farle risorgere e metter radici e prosperare, usarono cure e sollecitudini ammirabili, massime quei di Milano, - e tanti travagli non volle il Signore che fossero senza
Era una ben dura prova per que’ nostri Padri trovarsi spesso in mezzo a persone, per le quali il solo nome di Gesuita era oggetto d’odio e d’orrore. Ma non per questo si arrestavano nelle loro fatiche. Talora, per non essere al lutto sfuggiti, nascondevano, potendo, il proprio carattere. Altre volte si contentavano di sfatare i pregiudizi col loro solo contegno, ch’era quello d’uomini disinteressati, pii, umili, mortificati, zelanti, (2) A Milano è veramente edificante lo zelo de’ nostri Padri nell’istituire pie associazioni. Eressero, o almeno mossero e aiutarono altri ad erìgere nella Chiesa di S. Maria Segreta la compagnia della buona morte; nella stessa chiesa, la congregazione delle madri cristiane ; a S. Francesco dì Paola, un’altra per i padri cristiani; presso le Canossiane, una pei - le