Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, S. 84
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Libro /, Dal 1814 al 1848.
rivoluzione francese, non aveva ancora toccati quei terribili e rovinosi colpi, per i quali vediamo la generazione presente tanto fredda, e spesso fieramente nemica alle cose divine. Il Signore aveva largiti alla Compagnia sì gran doni, acciocché potesse operare un bene straordinario a. salute di molte e molte anime; e l’operò di fatto, come appare dalle molte e accurate memorie, che ancora ci restano, di quegli anni. 2. 1 migliori e più preziosi frutti fecero i Nostri nei collegi e nei convitti ; ma di questi si è già detto abbastanza. Solo è da osservare, come in quei tempi beati si potevano tenere e far prosperare, quantunque fossimo pochi e occupati in molti altri ministeri, ben otto collegi, dei quali sei con scuole, formando così un numero assai grande di giovani tali, che poi avrebbero resi insigni servigi alla Chiesa e verace giovamento alla società. Più a lungo è necessario che ragioniamo degli altri ministeri operati dai Padri della provincia veneta, comprendendo anche il tempo eh’ essa fece parte della romana ; dalla descrizione dei quali ministeri più addietro, trattando delle singole case, avvisatamente ci siamo astenuti, acciocché non fossimo sempre costretti a ripetere la medesime cose. Si nota una volta per sempre, che dicendo che allora da noi si faceva questa o quell’ altra opera buona, non si vuol dire con ciò che poi non si sia più fatta : quello che avvenne appresso, si dirà a’ propri luoghi; in questo libro conviene descrivere, senza far confronto con altri tempi, le cose degli anni che precedettero il 1848. 3. Per cominciare da quei ministeri che si esercitavano nelle nostre chiese, è da notare in primo luogo, che in ogni città, ove avea domicilio la Compagnia, la chiesa stessa predicava a chi metteva il piede in essa : predicava con la sua bellezza e maestosa grandezza, con la gran pulitezza d’ ogni cosa, con la leggiadria degli ornamenti, e nelle principali solennità con Io sfarzo degli addobbi e la magnificenza delle funzioni. In tutte le nostre chiese si celebrava con splendore straordinario la festa del Santissimo Cuore di Gesù, quella del Nostro Santo Padre Ignazio, quella di San Luigi e, in molte, quella di San Francesco Saverio. Fu uso costante dei nostri Padri di rendere più solenni le feste, procurando che vi fosse Messa pontificale di qualche Vescovo, e che si celebrasse un gran numero d’altre Messe con la distribuzione di moltissime Comunioni.