Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Doc. 54 (Arch. di Stato in Venezia Senato Terra, reg. 93, c. 71). Circa le esenzioni dai dazi concesse alle genti d’arme. 1623, 11 marzo. Al Podestà di Campo 8. Piero , Restiamo meravigliati che non abbiate prestata übidienza a diverse nostre lettere con lo quali vi commettevimo che doveste restituir allo strenuo Scilla Badia, huomo d’arme nella banda grande, nn sacco di tormento levatogli per non ha ver pagato il datio della macina, anzi havemo inteso eho siete venuto alla speditiono e glielo habbiate fatto perdere, ti ohe essendo contro la mente publica et contro le deliberationi in questo proposito del 9 zugno 1620, che concedono la esentione de questo datio, vi ooitìmettemo col Senato che senza alcuna dilatione dobbiate far liberar il detto sacco di fermento al sopradicto Badia con tutte lo spese che por questa causa fosse conveniente di faro et della esecriti mio ci darete avviso. T)o parte 125 - de non 7 - non sino. 19. Doc. 55 (Arch- detto Senato Terra, reg- 94, c. 60, 61). Pagamenti di stipendi ed aumenti ai condottieri Porcellaga, Avogadro, Martinengo e Bevilacqua. 1624, 31 maggio. A Ili conduttieri nostri Porcellaga, Avogadro, Martinengo ot Bevilacqua, ai quali per deliberatimi di questo Consiglio furono consignato compagnie di corazze, sicome per termino di buon governo non può alterarsi la deliberatione del medesimo Consiglio do 10 ottobre 1623, circa rassegnamento uniforme a tutti li capitani, officiali et soldati d’ esse compagnie, così dovendosi per altro verso dar segno non meno della pubblica sodisfatione per la loro prontezza et della stima nella qualo è tenuto il merito dello loro persone et servitio, che haver insieme riguardo al detrimento di ciò che godevano come conduttieri fuori di servitio,