Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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ma piuttosto lo avessero avute in cambio dei voto da dare. Si gridò all' agiotaggio ed al mercimonio, e 1’ on. Crispi capitanò la campagna di rivelazioni che portò ad una inchiesta parlamentare. La Commissione d'inchiesta (relatore Fon. Piroli) dichiarò che i sospetti dì corruzione non erano fondati, ma espresse l’avviso che occorresse emanare una legge che dichiarasse l’incompatibilità fra il mandato parlamentare e l’ufficio di amministratore di società sussidiate dallo Stato. Il Bastogi si dimise da deputato, ma non rispose alle fierissime accuse mossegli dalla stampa, nè si curò della impopolarità che avrebbe atterrato un colosso. Campobasso, desiderosa di avere la ferrovia, offri la mano al potente caduto, che da quattro anni si manteneva in disparte ; ma il Conte non gradi 1' offerta e respinse il mandato. Eletto poi a Livorno, nel 1870, tornò alla vita parlamentate, e il 4 dicembre 1890 fu nominato Senatore del Regno, a proposta di quello stesso on. Crispi che nel 1804 aveva scatenata contro di lui l'opinione pubblica della nazione. La Camera dei Deputati, il 3 giugno 1868, avendo preso atto delle dimissioni dell'on. Bastogi, il collegio di Campobasso fu dichiarato vacante e convocato pel 18 dello stesso mese. Si contesero il mandato Cannavina Leopoldo ed Amore Nicola, riportando rispettivamente voti 273 e voti 212. Dichiarato il ballottaggio, il ò luglio risultò eletto l’Araore cou voti 390 contro il Cannavina che ne riportò 288. La Camera nella tornata del 16 luglio, su conforme relazione dell' on. Righi, annullò l'elezione per brogli e vizi di forma. Il collegio di Campobasso, convocato pel 9 agosto, elesse Amore Nicola cou voti 446, contro voti 349 dati al Cannavina. Nicola Amore era stato Questore di Napoli allmizio del regime unitario, in tempi in cui nella grande città ribollivano le ire settarie dei vinti, alimentate dalla Corte di Francesco II esule a Roma. Eletto deputato dal collegio di Teano nel 1866, era caduto nelle elezioni del 1567, e Campobaaso lo restituiva alla Camera nel 1868. Dal 1870 al 1884 fu successivamente (sebbene con qualche intervallo) deputato por Sansevero e per Napoli; e nel 1884 nominato Senatore del Regno, Fu due volte Sindaco di Napoli in circostanze gravissime : la prima, durante il colora che mietè vittime a diecine di migliaia; la seconda, quando occorse chiedere ed ottenere la grande opera dello sventramento dei quartieri popolari, fomiti perpetui di epidemie e di mala vita. Napoli deve a lui il Risanamento e l’Acquedotto del Scrino. Nicola Amore, fin da giovane, primeggiò nel foro penale ; e la sua fama di oratore dalle poderose argomentazioni, dalla sottile dialettica, e dalla sovrabbondante ed irresistibile eloquenza, gli era riconosciuta in ogni parte d’ltalia. Era nato a Koccamonfina (Caserta) nel 1830, e mori in Napoli il 10 ottobre 1894. Napoli gli ha eretto un bel monumento nella piazza che da lui ha nome nel Rettifilo. (319) Vedi nota (309), (320) L' on. Di Biasio fu rieletto senza competitori. Per le note biografiche vedi nota (310). (321) L’on. Notante —vedi per cenni biografici la nota (311) —si dimise da deputato nel novembre 1807.