L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo

nazionale di Washington, 0. Struve, nel rapporto presentato, 1' anno seguente, air Accademia imperiale delle scienze di Pietroburgo, essa interessa « tutta la scienza in generale. » (‘) E notisi che lo Struve parlava dell'unificazione dell'ora. Ma se si può dire che « tutta, la scienza in generale [nemica voobstche) > è, direttamente o indirettamente, interessata all' unificazione perfino dell' ora, pensi il lettore a qual punto tutta la scienza in generale debba essere, direttamente o indirettamente, interessata all' unificazione del Calendario. Mi basti per questo ricordare l'enumerazione già abbastanza lunga, contenuta nel voto del Congresso internazionale di statistica tenuto a Berlino nel 1862, degli incagli che. già fin d’allora, arrecava alle scienze e al progresso il mantenimento della doppia data, ed invitare chiunque sappia qualcosa, almeno all' ingrosso, dei giganteschi progressi realizzati, d’allora in poi, in ogni ramo dello scibile e nelle relazioni internazionali, a rendersi conto, se è possibile di quanto vi si potrebbe aggiungere oggidì ! ( 2 ) Ora, precisamente quando Roma non credè abbassarsi nè perdere la sua dignità, dando all' illustre astronomo italiano la più splendida fra tutte le riparazioni, mediante quell'Os-

(') Zainteressovany v' nem nauka voobstche etc. Questo rapporto ha per titolo, in russo « Delle decisioni prese alla Conferenza di Washington, relativamente al primo meridiano e al tempo universale • e venne pubblicato in appendice al 50° volume degli Atti dell’Accademia (N.° 3) Pietroburgo, Glazunoff ISSS. Il lettore lo troverà pure in inglese nell’opera del SandfordFleming, Uni versai or Cosmic Time, Proceedings of thè Canadian Institute. Toronto, Juiy 1885. ( 2 ) Ecco il testo del voto, nella sua moderazione eloquentissimo, del Congresso internazionale di Statistica di Berlino, quale fu presentato al Governo russo dal Senatore Pietro Petrovitch SemenotT. « Le Congrés inlernational de statistique, reconnaìssant que le but princì» pai de son institution consiste dans le perfectionnement des publications atati» stiques entreprises par divers Etats et leur iinirication, nécessaire pour ren» dre leurs resultata comparables ; » Prenant en consideration que, pour plusieura pmnts importants de la » Science, comme par exeraple pour l'étude de la répartition des naissances » etdes morts par mois de 1’ aunée; pour les observations métèorologiques: » pour les jours de 1’ apparitiòn des épidémies et la constatatici! de leur du» ree; pour beaucoup d’ observations medicales, etc , la conformile etp identité » generale de la mesure dii temps est de la plus haute importance; * Considerant aussi que cette importance est tout aussì evidente pour » chaque espèce de relation Internationale, pour le commerce, pour la com■» ptabilité des revenus fournis par les di verses branches de l’industrie, pour » les cbemins de fer et la simplifìcation de beaucoup de calculs; » Esprime, trés respectueuaement, son désir que le go averne mene de S. » M. l’Erapereur de Russie et, en gétiéral, tous les Chrétiens appartenant y au rite grec, adoptent, pour la mesure du temps, le Calendrier gènerale» meni usi té eri Europe ». Dal 1862 al 1005 corsero quarantatre anni ! Al lettore la conseguenza.

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l' ITALIA E LA QUESTIONE DEL CALENDARIO