La politica antitaliana in Austria-Ungheria

21

la politica antitaliana in AUSTRIA-UNCtHERIA

Ma ora dopo Kouiggràtz l’assolutismo è finito; Belcredi, r arciduca Alberto e gli altri della camarilla tentano ancora di opporsi alle riforme: Beust, il nuovo ministro degli esteri, un sassone protestante, chiamato a preparare la revanche contro Bismarck, ch'egli riguardava suo rivale da pari a pari, comprende che, anzitutto, bisogna avere pace ed ordine ali’ interno e si mette alacremente all'opera combattendo e vincendo faticosamente gli ostacoli frappostigli ad ogni pie’ sospinto dalla camarilla, che non ha mai veduto un palmo più oltre del naso. Subentra adesso in Austria un periodo non lungo, un decennio appena, di vero liberalismo. La camarilla intriga sempre per combatterlo, ma l’imperatore sa resistere e lascia fare, con piena fiducia, i ministri liberali, poiché ha compreso, che solo questi possono pacificare e riordinare il paese. È vero però, che per tranquillità propria e della corte, fa metter fra i ministri anche un suo fidatissimo amico d’infanzia, il conte Taaffe, che poi finita l’èra del liberalismo con l’occupazione della Bosnia, osteggiata dai liberali diverrà ministro presidente, si dirà con orgoglio Kaiserminister (ministro dell'imperatore, non dello stato!) e eleverà a sistema quello sfruttamento delle lotte nazionali in Austria, che dura ancora e che assicurò il ritorno al potere, sebben larvato di costituzionalismo, alle alte sfere di reazione. Intanto sarà interessante notare le gesta e gli sforzi della camarilla e del partito militare anche in questo periodo per intralciare l’opera di Beust, di Andrassy l'ex-ribelle ungherese, impiccato in effigie e ora, per raccomandazione dell’imperatrice Elisabetta favorevole ai postulati ungheresi, venuto in grazia a 11’ imperatore, e dei parlamenti liberali di Vienna e di Budapest. Anzitutto si crearono ostacoli di ogni sorta alle trattative fra la corona e la nazione ungherese, fra Beust e Andrassy per il cosiddetto compromesso (1 1 Ausgleich) del ’67, che creando il dualismo regola i rapporti fra l’Austria e l'Ungheria; specialmente gli articoli, che riguardavan l’esercito e che concedevan all’Ungheria un proprio corpo di difesa territoriale, gli honveds , facente parte dell’esercito comune austro-ungarico, destarono le ire e l’opposizione della camarilla, che più volte con i suoi intrighi per poco mandava a rotoli tutta l’azione pacificatrice dei ministri. L'arciduca Alberto, il colonnello Beek capo della cancelleria militare dell’imperatore, i generali principe Liechten-