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pe] roseo bimbo igmido, che nasce — miserrima sorte ! su letto di tortura, tavolta su letto di morte: uomini de la terra, che pure affilate coltelli 1' un contro 1' altro, udite, udite!... noi siamo fratelli. In verita vi dico, poiche voi 1' avete scordato : noi tutti uscimmo ignudi da un grembo di madre squarciato. In verita vi đico, le supiiilici braccia tendendo : non vi rendete indeg'ni del seno che apriste nascendo. Gettate in pace il serne ne i solchi del campo comune mentre le forti mogli sorridon, cantando, a le cune : nel sole e ne la gioia mietete la spica matura, grazie rendendo in pace a 1' inolita Madre» Natnra. „Germina", oda koja slijedi, obrađuje na da]e isti uzvišeni predmet. Pjesnikina, imajući postati skoro majkom, pita: Porto io forse un messaggio d' amore ?... Di pace un senso pio per ogni vena io sento. Sono io forse strumento cli Dio ?... „L' estasi" je prava idila skromnog kućnog života; prikazuje nam majku u cijeloj priprostitosti i miloti nezinoj. Majka šije poculicu za novorodence, koje će eto brzo ugledati svijetlo sunčano. Šije marlivo, s JubavJu, radujući se tom novom životu. Na jednom se krene, poculica joj ispala iz ruku, blaženi joj se posmijeb zrcali na licu. Zanesena u ugodne misli sluša, kao da joj neki daleki stvor iz da]ine govori glasom jedino noj razum]iviin: A qual raggio 1' intenta anima e volta ?. .. Mai questo acuto spasimo d' estasi le scolorft la faccia. quando la cinser 1' adorate braccia; mai fu si bella, fra riso e lacrime, quando, folle d' amor, il suo prescelto le poso sul core. Cosl la bruna flglia di Nazareth udi la sacra voce, congiungendo le mani umili in croce: piccola voce nova e terribile che dice a 1' infinita tenerezza materna : Eccomi, o vita!.. .