Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, str. 247
Capo IV. Dispersione del sessantasei. Origine delle stazioni.
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Padri e fratelli miseramente privi di tutti i vantaggi che offrono le nostre comunità : soli, senza superiori al loro lato, senza compagni, senza orario e voce di campanello, esposti al pericolo di raffreddarsi nella virtù, nello zelo delle anime e forse anche nell’ amore alla propria vocazione. Consideravano oltre di ciò quanto maggior bene avrebbero potuto operare, ove avessero potuto comecchessia unirsi, e vivere insieme, almeno a due o a tre per luogo, poiché a fondar nuovi collegi o vere residenze, allora non si poteva nemmeno pensare. E però s’ accinsero, quanto prima poterono, a erigere nelle città principali le dette stazioni , dentro le quali fosse dato ad alcuni de’ poveri dispersi godere, in parte, i beni delle nostre case regolari ; 1’ übbidienza, la pace, la carità, la comodità di ritirarsi a far gli esercizi spirituali. La prima stazione aperta in Italia dopo la totale dispersione del 186ó fu quella dì Milano, alla quale i Padri mandati a domicilio coatto tornarono, appena rimessi in libertà, avanti ancora che spirasse quell’anno. Nel 1870 se n’ebbe un’altra a Venezia presso la chiesa di San Felice, e una terza a Piacenza. L’anno appresso ne sorge una quarta a Reggio e una quinta a Modena. Nel 1873 se ne fondano altre tre, una a Padova, una a Cremona e una a Brescia ; e così ne avemmo otto. Nel 1874 ha origine la nona stazione in Bergamo, e finalmente nel 1875 si erige la decima in Mantova. S’ aggiungano due convitti, che i Nostri in quel tempo presero a dirigere ; quel di Milano, che tennero un anno solo, cioè dal 1874 al 1875, e il collegio Vida di Cremona, venuto in mano dei Nostri nel 1875. Così un po’ alla volta si diminuiva il numero dei dispersi; e insieme le piccole stazioni, accorrendovi sempre nuovi soggetti, s’ incamminavano a diventar residenze. Di fatto nei catalogo del 1878 parecchie di esse, cioè quelle di Milano, Bergamo, Modena, Mantova, Venezia e Padova hanno nome di residenza e Superiore proprio. E la provincia veneta, simile a grano nascosto nel terreno e mortificato, si vide nuovamente apparire con case e collegi e dar nuovi frutti di vita eterna/ 1 )
(b Tra i Padri che in questi tempi vissero al tutto fuori di comunità, è degno d’essere nominato il P. Luigi Rampinelli, il quale, per desiderio del Vescovo di Brescia, e con licenza dei superiori, fu qualche