Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, str. 252
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Libro IV. Dal 1866 al 1878.
bito abbondanti elemosine e si pose mano a restaurarla e abbellirla: e fu cosa consolantissima vedere i buoni e divoti Modenesi aiutare con sì generose offerte chi si studiava d’ abbellire la casa di Dio, e insieme accorrervi con tal frequenza, che dentro quelle sacre mura subito si ebbe a mirare suscitato in gran parte il quasi estinto splendore antico. 4. Ci resta a parlare della stazione di Mantova, la quale, come si disse altrove, fu unita alle stazioni dell’ Emilia. Nel 1871 era stato trasferito a quella sede il grande Vescovo di Guastalla, Mons. Pietro Rota, colui che per 1’ eroico zelo in difendere i diritti della Chiesa fu in tutta la sua lunga vita sempre odiato a morte dai liberali, perseguitato in mille maniere, calunniato, insultato, percosso, trascinato davanti ai tribunali, esiliato, incarcerato; mentre i Sommi Pontefici Pio IX e Leone XIII lo sostenevano nella lotta e gli raddoppiavano le forze con gli encomi e gl* incoraggiamenti. 1 In quello stesso anno 1871 fu esposto all'asta pubblica un edifizio presso la chiesa di Santa Teresa, eh’ era stato già convento di Carmelitani, quindi (soppressi questi l’anno 1810, da Napoleone), ricovero di suore, convento di Camilliani, carcere di condannati. Il governo italiano, divenutone possessore, lo mise all’asta. Lo comperò il marchese Annibaie de’ Cavriani, a nome di suo fratello Corradino sacerdote, poco appresso nominato Vescovo di Cèneda. Era intenzione dello zelante Don Corradino di consecrare il locale a qualche opera pia, al quale scopo lo consegnò alle mani del Vescovo. Questi l’offrì
n Nacque a S. Prospero di Correggio nel 1805, fu alunno elei nostri Padri di San Giorgio in Reggio, fu Vescovo di Guastalla dai 1855 al 1871, poi Vescovo di Mantova fino al 1879. Morì in concetto di santo l’anno 1890. Ne scrisse la vita il suo segretario sacerdote Massimiliano Franzini {Pietro pota già Vescovo di Guastalla e di Mantova zza. Roma, 1892)* Mons. Giuseppe Sarto, il presente Romano Pontefice Pio X, ne fece 1’ elogio, applicando a lui le parole della Sacra Scrittura ; l 'ir sapiens , fortis est: et vir doctus , robustus et validus (Prov. 24. 5). (-} Mons, Cavriani, dopo aver per qualche anno governata santamente la sua diocesi, non potendo più, per la mal ferma salute, reggere a quel peso, si ritirò a vivere privatamente nella nostra casa di Chieri delia provincia torinese, e quivi il 23 di gennaio del 189(1 passò in cielo a ricevere il premio delle sue \ irtti c deli’ amore che sempre portò alla nostra Compagnia.