Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, str. 262
religiosi, con una legge che interdiceva 1’ insegnamento, anche in un istituto privato, a chi non fosse laureato in una regia università. Fu allora che i nostri superiori si videro costretti a mandare alle università alcuni scolastici, cosa per parecchie ragioni sommamente grave. 11 primo di questi fu il P. Francesco Venanzi (da non confondersi col Padre dello stesso nome, suo zio, già più volte nominato e morto nel 1870). A lui
tennero dietro i tre sopra accennati, e poi altri ed altri fino al presente. Si può dire con verità che in questo tempo il Signore prosperava i Nostri di Padova in ogni cosa. Le relazioni col clero erano ottime, il Vescovo Monsignor Federico Manfredini ci amava con cuore paterno, i cittadini almeno non ci molestavano, i tre studenti facevano onore alla Compagnia con l’esemplare condotta, con 1’ assiduità allo studio e col singolare ingegno di cui davano prova : ed erano assai stimati, ed anche amati dai professori. L’anno 1875 prese a governare quella casa un uomo tra i più il-
P. Bartolomeo Rami ri S. I.
lustri che la Compagnia di Gesù abbia avuto nella nostra provincia, il P. Bartolomeo Sandri, il quale vi rimase come Superiore fino al 1893, poi come Padre Spirituale fino alI’ anno 1898, in cui, vecchio di 78 anni, morì. Pregio tutto singolare di quest’ uomo fu essere vero apostolo, quantunque inetto ai ministeri ordinari della Compagnia, quasi sempre infermo e spesso obbligato al letto per lunghi mesi. Si aveva di lui un sì grande concetto, che non potendo egli andare in cerca dei prossimi per far loro del bene, non mancò mai chi venisse da lui, desideroso di udire le sue parole. E non erano solamente uomini volgari ; ma sacerdoti e laici illustri. Anche 1’ avvocato conte Paganuzzi, già Presidente dell’ opera dei Congressi cattolici (alla quale il P. Sandri dedicò amorose, lunghe e indefesse cure) e Mons. Pietro Balàn, il grande storico e invitto difensore del papato, lo tennero in conto d’ amico e di guida, anzi di padre. E veramente egli aveva grandi doni da
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Libro IV. Dal 1866 al 1878.