Il Molise dalle origini ai nostri giorni

274

devano in tal guisa di sgombrare la coscienza dai pesi molesti, e di propiziarsi la misericordia divina ; o cosi sorsero gradatamente, nel corso lento dei secoli, io pingui ricchezze dell’Ordine, che pur fra i postulati della regola annoverava la povertà. Non sopravvivono memorie documentarie della cosa al di là del secolo IX : ne sopravvivono numerose però del periodo fra il IX e 1’ XI secolo, allorché si ebbe fra noi una straordinaria fioritura di enti benedettini, poiché l’ordine ebbe inclini allo proprie finalità ed anzi apertamente protettori tanto i longobardi, quanto e più i normanni. Diro con precisione il numero di monasteri e dì badie , che sorsero nei Molise neU’indicato periodo, non è possibile; tuttavia si ha contezza di non poche di siffatto fondazioni, o di alcune è dato perfino ammirare le superstiti vestigia, tenute su a via di restauri successivi praticati nel ciclo del millenio. Il Circondario d’ Lsernia è assolutamente il più ricco di memorie benedettine, avendo ricordi diplomatici dei monasteri dì S. Pietro del Tasso (Carovilli), di S. Marco (Carpinone) , di S. Pietro (S. Pietro Avellana), e specialmente del più insigne fra tutti : la Badia di S. Vincenzo “ ad Fontes Volturni „ (Rocchetta a Volturno) edificata nel secolo VII od Ì cui ruderi frammentar! costituiscono—all’occhio dello storico le più antiche attestazioni del culto cristiano noi Sannio molisano. I paesi, inoltro, die compongono il mandamento di Castellono, ed altri ad essi limitrofi, ripetono tutti indistintamente la propria remota fondazione da cenobi benedettini sorti dal secolo VII in poi, oin diretta dipendenza della Casa madre Cassinese, o in dipendenza della filiale sopradetta. Biffati cenobi ospitarono dapprima pochi religiosi dediti alla colture delle terre; ma poi col volgere dei tempi attrassero intorno a sè un certo numero di famiglie coloniche, che si andò man mano accrescendo , in guisa da formare i presenti centri domografici dell' alto bacino Volturnese. II Circondario di Campobasso conserva il nome e le reliquie murarie di parecchi istituti benedettini , fra cui la Badia di S. Maria di Monteverde (Mirabello), fondata nei VI secolo, e i monasteri di S. Maria Decorata (Gildone) e S. Maria di Faifula (Montagano), costruiti forse posteriormente al X secolo. Il Circondario di Larino , per contrario, è notevolmente ricco non di semplici memorie attuario, ma di reali vestigia benedettine dell’ epoca longobarda, parecchie delle quali sfidano ancora con veneranda vetustà l’ira del tempo; ed in esso sono altresì patenti numerose tracce nella toponomastica della floridezza od opulenza feudale dell’Ordine stesso. Fiorirono, invero, nei confini dol detto Circondario, i monasteri Cassinosi di S, Benedetto di Pietrafracida presso Termoli (257) e di S. Angelo Altissimo (Civitacampomarano) nel IX secolo ; di S. Primiano (Larino) , di S. Maria Casalpiano (Morrone), di S. Benedetto dei Pettinari (Ururi), di S. Maria di Melanico (S. Croce di Mugliano), di S. Elena e di S. Eustachio (S. Giuliano di Puglia), di S. Maria in Basilica a Montelateglia