Il Ritorno e la dimora a Messina di Don Giovanni d'Austria

per darsi piacere». Così il contemporaneo cavaliere Giuseppe Ruonftglio, (1) che, allora giovane ed amante di giuochi cavallereschi come egli era, sicuramente sarà stato spettatore di quella giostra, così particolarmente da lui stesso ricordata. Dalle Spese fatte dal nostro Municipio in questa ricorrenza sorge chiaro clic le nelle dì (/■lontra erano state disposte dai Giurati, con mandato del 6 novembre 1571, un mese circa prima della nascita dell'infante, ciò che c’induce a ritenere che il torneo era stato preparato sin dai primi giorni del ritorno della flotta a Messina per celebrare la vittoria, ma che poi sarà stato rimandato. 1571 X V lud, martiddi adi vili di giimaro (1572), don fa bri ciò patti tisaureri per Conto dili tari dui per Salma supra forni enti e fariuj oz dichidotto Coni.e per sua poli-sa a mastro autonio protopapa sellato dissi li paglia jn uirtu di mandato di S. J. di (ì di novembre pr. passato XV Imi. 1571 et loro li paghano per sei selli di jostra per esso factj a soj dispisi et li ferri dila Cita, quali auirranno a servire per farsi la j ostia j imi iti la persona del Ser.mo S.r don Jo; da rietina per decoro dila detta et corno più particolarmenti costa per lo memoriali subscritto di mano di detto patti prò tisaureri et rii joau di bone cridinzeri oz. 18. —. 1572 martidì a p.mo daprili. don làbrieio patti tisaureri per Conto diio ditto copto di tt. 3 per salma supra tormenti e furini oz. cinquanta sei conta* per sua polisa a mastro Joanni niouaxho disi eili paglia jn uirtu dun mandato dili 8. J. de 28 di marzo et sono in conto di qnillo divi bauiri per dui mimoiialj retro ditto mandato, Limo dili lanzi diio torneo fatte da ditto mastro Jo : con lo suo compagno, quali seruero per torneali lo scruno don Jo : danstria et altrj Cavalieri, limo di oz. 35. 13 e laltro oz. 28. 12 per ma-

mangiare, a 29 no vernine 1571!, morì iu Napoli, in una villa, fuori porta S. M. di Costantinopoli, «ve venne sepolto. L’altro giovino prigioniero fn mandato a Union presso il Pontefice. Stette in Castel S. Angelo molto ben trattato, essendogli pii: volte concesso di andare in carrozza per la città, tanto elle la. madre, iu segno di gratitudine, mandò alcuni ambasciatori da Pio V per complimentarlo di doni ricchissimi. Nel 1373 Otiti Ciò vanni attese alla liberazione di quel prigioniero . ohe, dopo aver passato alcuni giorni a Napoli, fu fatto accompagnare da molti cavalieri tiu al capo d’Otranto. dove erano ad attenderlo le galere ottomane per ricondurlo a Costantinopoli. [1) Hixtoriu Siciliana, parte li. lib. N ili, pag. 592.

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