Il Ritorno e la dimora a Messina di Don Giovanni d'Austria
frutto di industrie ed arti locali, sfolgoravano al pari della vaghezza della città, dello entusiasmo e della gentile ospitalità dei cittadini. Essendo in Messina Don Giovanni d’Austria e trovandosi di già la dotta sulle mosse di partire per l’Oriente, il Senato gli te vedere quella ingegnosa e sontuosa macchina trionfale, il giorno il di agosto 15711 dedicato a S. M. della Scala, anticipando così di pochi giorni la consueta mostra, che era alla vigilia dell’Assunzione, nella quale, come rilevasi dai mandati di pagamento, si rinnovò lo spettacolo in quello stesso anno. Il nostro I’. Samperi (1581) ■ 1054), che pare abbia raccolto questa notizia della tradizione , ne lasciò ricordo nella sua Iconologia (1), sebbene con alquanta vaghezza sull’epoca, e senza precisione di quelle circostanze, che vengono rilevate dai seguenti documenti. 1572 p.a Ind. Umidi VJ di ott.e Francai maria di griolj procuraturi et credoazeri dilopere (2) oz. noni tt. uinti dui gr. ciuco Cont.c per sua polìsa a mariano prossimi, dissi per Conto di mastro d’opera l'atto a 29 daug.o XV Imi. per suo trauaglo mastria et precio di eira lo anno passato et p.nte fichi li guelandi et scorili (3) per languii dila vara videlicet : l’anno passato ju la vigilia di
(1) «Questa cosi sublime machina è così artiliziosamente fabricata, ch’abbracc laudo in se tante persone, stali pure tutto commodamcute e senza molestia, fi disagio, attaccati iu modo co' ferri et ordigni che paro stiano pendenti nell’aria, senz’altro appoggio, così ingegnosamente tutto I’ artificio agli occhi si nasconde ; tanto che non v’è jiersoua così erudita e curiosa ch’haveudola veduta una volta , non desideri vederla dell’ altro, non satiando giumai la curiosità , come iu fatti diede grandissimo gusto all’Altezza di I). Giovanni d’Austria, quando nell’entrata ch’egli fece nella Città di Messina, udranno 1571, tra le altre feste et apparati di Ponti, o d’Archi Trionfali, v’ uscì incontro nella strinili verso la Pieve di S. Luca, procedendo la Cavalcata de’ primi Signori dell’ltalia c dello Spagne, fin alla gran Piazza del Duomo, dove smontò quel Principe con tutti quei Grandi c con molto suo diletto la contemplò ». Iconologia della Vergine. In Messina, appresso Giacomo Mattimi, MDCXLIV, pag. 1!». (2) La Crcdenzeriu delle opere della Cattedrale era una amministrazione a cui competeva il mantenimento di certe funzioni religiose e civili, lo quali iu seguito passarono, con la fabbricerìa, cd i giocali c le argenterìe, alle Deputazioni della Mammina e della Sacra Lettera. (3) Ghirlando o nodi di nastri, coccarde.
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MISCELLANEA