Un giudizio intorno a Venezia di uno scrittore marchigiano del secolo XVI

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Non è gran meraviglia che dalla maggior parte delle genti in Italia si dia [se però vien dato) biasimo ai Signori Venetiani, per la pace che hanno fatta con. il Turco ;ma se questi biasimi siano ragionevoliet se ciucili, che di questa pace sono siati cagione siano degni essi di biasimo odi laude, è un’ altra considerazione necessaria, ma facile ad essere intesa dalla semplice narratione delle cose successe, se gli animi non saranno rivolli altrove, Io credo che la cagione di questi biasimi sia un certo inveito non ragionevole odio, che ((unsi generalmente, pare che si porti a questa Republìca senza sua colpa.; il qual odio si cagiona , che possedendo gli oltramontani, et special nente Spagnoli, quasi la maggior parte, et la piu populosa cV Italia, come la Sicilia, il Regno di Napoli, lo Stato di Milano ed altri luoghi, in diverse maniere per le forze, che hanno in Italia et per quelle, che hanno in altre provincie, hanno acquistala sì grande autorità che non solamente conservano nelle nostre provincie i Stati loro, ma tirano anco alla loro divotione gli altri principi italiani. Da (questa divotione, da queste reverentie , da queste opinioni nasce in alcuni d’ essi Principi Italiani speranza, et in alcuni altri timore, dall ’ una et l’altra di queste due cose nasce l'amore, et nasce V ossequio, et quali sono i Principi, tali sono i populi et quasi universalmente adheriscono alle intentioni, et agli humori de Principi loro, con vera e con simulata volontà; et questo male , s e male, questo bene, s’ è bene, è ridotto talmente al colmo , che gli infelici medesimi Italiani prepongono gli honori i comodi et la grandezza de gli oltramontani a quella della loro Italia, che pure è madre et nutrice loro ; in tanto che , se alcun Principe Italiano non è dependente da gli oltramontani , come che sia , et habbin qualche più felice conditione de gli altri, è havulo in odio. Et di qua potremo cominciare a conoscere le cagioni dell ’ odio , che si porta a Signori Venetiani. S'ag-