I Tonini storici di Rimini

Non già scevro cT amore senz’ amore non si fa nulla, né l’imparzialità è indifferenza —, amava su tutto e osservava il vero : il classico sine ira et studio quadrava a lui in tutta la misura in che praticamente può sussistere in uomo. Gli farò ragione imparziale ed intera ore la verità lo voglia ; gli sarò contro se la verità me lo imponga ; così scriveva egli scolpito e sincero tra la polemica con un acerbo avversario. Quello era il polo a cui si appuntava il suo spirito. Diceva la signora di Sévigné di aver conosciuto tra i coltivatori de 7 campi taluno che tendeva come una linea retta alla virtù e natofatto a essa come al correre i cavalli. E così in altri campi vi ha spiriti (non però credo motti) in cui può tanto il senso devoto del vero che non saprebbero volendo ribellarsi; è ventura quando la storia sceglie tra essi i suoi cultori. Il Tonini cercava le ragioni solide, e investigando pertinacemente e tesoreggiando le cose esplorate, fondava i! giudizio e il discorso. Ammirabile verso le persone, sì nel prestare e difendere tuttoquanto I’ onore che meritassero, e sì nel non piegare a ossequio oltre l’approvazione della coscienza e non impaurire di nomi quand’ anche grandi e tutt* altro che vani. Morto il suo maestro e a chi non fu maestro 'I Bartolomeo Borghesi, dell’opera e della memoria del quale egli fu qui col Rocchi e col Des Vergers dei più benemeriti, se vedeva altri accinto a compiere o emendare opinioni di quello (i dotti chiamano emendare le mutazioni che

10